Il percorso riabilitativo dell’ospite viene costruito in una fondamentale alleanza con i membri dello staff, lavorando sulla relazione e sull’affidamento, attraverso il lavoro individuale e di gruppo che vogliono fornire nuove competenze e abilità (life skills).
⇒ FINALITA’: prevenzione della recidiva
⇒ 1. FASE DI INTAKE- VALUTAZIONE
Colloqui motivazionali e valutazione compatibilità al trattamento
Colloqui motivazionali, colloqui di orientamento, orientamento/counseling telefonico, valutazione psichiatrica, lavoro di rete con le istituzioni territoriali di competenza (Ser.D, DSM, etc)
⇒ 2. FASE INZIALE - CONTENIMENTO
Allontanamento dalle sostanze e da situazioni a rischio.
Gestione dell’astinenza e stabilizzazione (anamnesi/storia di vita e dell’abuso, impostazione/modifica terapia stabilizzante, impostazione/scalaggio farmaci sostitutivi, interruzione contatti esterni, mindfullness, introduzione al programma riabilitativo/concetto di malattia, sostegno psicologico, attività pedagogico-riabilitative, frequentazione gruppi AA e NA interni alla struttura, attività ricreative).
⇒ 3. FASE AVANZATA - SPERIMENTAZIONE
(sperimentazione controllata in contesti esterni)
Approfondimento del programma e graduale sperimentazione
(monitoraggio terapia stabilizzante, attività di verifica in contesti familiari, frequentazione gruppi degli anonimi Alcolisti Anonimi, Narcotici Anonimi, Overeaters Anonymus Giocatori Anonimi ecc, approfondimento del programma riabilitativo/strategie per prevenire la ricaduta, psicoterapia individuale cognitivo-comportamentale o dinamica, mindfullness, attività pedagogico riabilitative, attività ricreative).
⇒ 4. FASE CONCLUSIVA – RETE
(sostegno al reinserimento e potenziamento della rete di supporto)
Sostegno al rinserimento e potenziamento della rete di supporto
Incremento degli spazi di verifica esterni alla struttura (maggiore autonomia), individuazione e coinvolgimento delle risorse territoriali funzionali a prevenire la recidiva (servizi pubblici Ser.D o/e CSM, gruppi di Auto-Aiuto, psichiatri/psicoterapeuti privati).
⇒ 5. FASE DI FOLLOW UP
Giornate di rientro presso la struttura, counseling.
Residenzialità (protezione): la residenzialità permette l’allontanamento da contesti a rischio, luoghi dove è facile reperire sostanze, frequentazioni che spingono all’uso, convivenze difficili, etc, al fine di sperimentarsi in un ambiente nuovo e protetto. La convivenza residenziale agevola processi di socializzazione, facilita la condivisione di esperienze e permette l’istaurarsi di relazioni funzionali al raggiungimento degli obiettivi trattamentali.
Verifiche (sperimentazione protetta): durante lo svolgimento del programma è prevista una graduale sperimentazione da parte degli ospiti in contesti esterni alla struttura, come il ritorno a casa, le uscite di gruppo, le visite ai familiari. Attraverso il supporto di una equipe specializzata ed il confronto con il gruppo, tali esperienze permettono di accrescere la consapevolezza rispetto il proprio funzionamento interno ed esterno, così da valutare potenziali situazioni di rischio e modificare comportamenti al fine di prevenire recidive.
Mindfulness Il termine Mindfulness è la traduzione in inglese della parola Sati in lingua Pali, che significa “attenzione consapevole”, “meditazione di consapevolezza” o, brevemente, “consapevolezza”. La pratica della mindfulness consiste nell’essere ciò che siamo in quel preciso momento e nell’imparare ad accettare ciò che c’è, compresi gli eventuali dolori.
Approfondimento Mindfulness